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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   . - 180 -
   Il sole che dardeggiava dall' alto, 1' ebbe tosto rasciutto, ed allora si ricordņ eh' era tempo di sdigiunarsi. Ki sospirava passando davanti ipizzicaroli, non tanto per sč, quanto pel suo fido compagno di viaggio, il quale, magro ed assecchito, volgeva tenere occhiate ai bei prosciutti posti a mostra ed ai pendenti festoni di salsicciotti. Il giovine crasi avvezzo al digiuno fin da Firenze, ove avea fatto cambiare 1' ultima moneta d'oro che gli rimaneva, e pascendo, nel pedestre viaggio , 1' anima innamorata nelle linee e nei colori del paesaggio cambiantead ogni ora, crasi contentato di un ,>ezzo di pane ed alcuni fichi. Ma l'istinto animalesco del povero cane non trovava il suo tornaconto alla lauta mensa della bellezza, ove il' padrone gozzovigliava. Esso sentiva benissimo che i tempi correvano avversi, e nella sua fidata umiltą era ben lungi da ribellarsi con brontolio egoistico contro il destino. Ma quando ebbero percorsa l'intiera cittą senza por piede in verun luogo, vennegli a grave falire la Scala di Spagna di cui i caldi gradini gli scottavan le zampe. « Sta di buon animo, Pauroso, disse un tratto il padrone