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ANNINA
i.
Io nonvo' narrare che un' avventura, il nodo della quale s'intrecciò facilmente, avventatamente per esser riciso d' un subito dalla falce tagliente della morte. Non mancheranno di certo taluni che troveranno soverchiamente subitanea e dolorosa la catastrofe, e lagnerannosi dellamancanza della giustiziapoeticaedi Aversi a dipartire senza riconciliazione da un simile destino. Ma a me pare che la morte, quando se ne porta la gioventù e la bellezza, eterni, come il poeta. la perfezione nella nostra memoria e sottragga la parte eterea dell' uomo alla lenta corrosione del tempo. La vita è rude Vol. I — VAmore in Italia, — 12
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