Stai consultando: 'L'Amore in Italia Racconti (Volume I e Volume II)', Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)

   

Pagina (172/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (172/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   • — 170 —
   — Voi non potete tornare in mare per una settimana.
   — Doman 1' altro, spero ; che cosa importa del resto?
   Frattanto Laureila avea tolto il bacino e prese a lavar di bel nuovo la ferita , nel mentre Antonino la lasciava fare, come un fanciullo ; appresso pose sopra di essa le foglie delle erbe sanitarie, che smorzarono tosto il cuociore, e rifasciò la mano con striscioline di lino che aveva recate con sè.
   Finito eh' ebbe, Antonino esclamò :
   — Grazie 1 e senti.... se vuoi farmi ancora un piacere.... dimentica tutto quello che ho detto e fatto nella mattia.... Io stesso non so come sia accaduto.... Tu non me ne hai mai dato cagione....mai ... mail.... E tu non udrai mai più dalla mia bocca cosa alcuna, che ti possa cagionar dispiacere.
   — Son io che debbo domandarvi per- I dono.... — disse la giovinetta, interrompendolo — doveva dirvi quel che V ho detto più cortesemente e non irritarvi con la mia asprezza; ed ora anche questa ferita....
   ( ,ooj(k-