. — 1C5 — gue ; appresso guardò in fretta la mano di lui che spingeva il remo come se nulla fosse.
— Prendete!....—diss'ella porgendogli la sua pezzuola.
Ei crollò la testa e continuò a vogare. Da ultimo Laureila si alzò, gli si fece presso e gli bendò strettamente con la pezzuola la ferita profonda. Quindi, nonostante la sua resistenza, gli tolse uno dei remi e sedendo in faccia a lui senza guardarlo e con gli occhi fissi sul remo, rosseggiante di sangue, lo aiutò con colpi vigorosi a remare. 'Amendue erano pallidi e taciturni, ed appressandosi alla spiaggia incontrarono i pescatori che recavansi a gittar le reti per la notte. Eglino salutarono Antonino e risero in faccia a Laureila: ma nè l'uno nè V altra risposero una parola.
Il sole era ancor alto sull' isola di Precida qtlando giunsero alla marina di Sorrento. Laureila scosse la sua gonna già quasi asciutta e saltò a riva. La vecchie-rella che 3tava filando e che li aveva veduti partir la mattina, era di bel nuovo sul terrazzino della sua casupola.