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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 164 -
   dal cielo che mi arse il cervello si eh' io più non sapevo quel che mi facessi e dicessi.... Io non ti chiedo di perdonarmi...-ti chiedo soltanto di salvar la tua vita e di tornar nella barca !....
   Ma Laureila continuava a nuotare come se nulla udisse.
   — Tu non potrai mai più afferrare la
   spiaggia, che è ancor lontana due miglia____
   Pensa alla tua povera madre !.... se ti succedesse una disgrazia, morrebbe di dolore!....
   La giovinetta misurò con uno sguardo la distanza che la separava dal lido, e poscia, senza profferire una parola, nuotò verso la barchetta ed afferrò la proda. Antonino fece per aiutarla a salire e la sua giacchetta sul sedile sguizzò in mare pel penzolar della barchetta al peso di Laureila, la quale si rizzò su lestamente, risedendosi al suo posto. Quando la vide in salvo, Antonino die' di bel nuovo di piglio ai remi, nel mentre ella iva distendendo le sue vesti immollate e sgoccianti, e si spremeva 1' acqua dai capelli. In ciò fare, i suoi occhi si rivolsero in fondo alla barca e vide il san-
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