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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ' — 159 — Laureila. — Io noi conosco ! — diss' ella stizzosamente al pittore, che le avea chiesto se ricusava la sua mano per amore del giovane pescatore sgarbato. E non pertanto l'avvenimento della boccia era giunto anche all'orecchio di lei,e d'allora in poi quante volte imbattevasi nel geloso Antonino la lo riconosceva per bone.
   Ed ora sedevano nella barchetta, come fieri nemici e il cuore di ciascuno batteva fortemente. La faccia di Antonino, buona per solito e schietta, era ora del color dello sverzino. Egli tuffava i remi nell'acqua con tale un'impeto, che gli sprazzi ricascavano loro addosso e moveva da quando a quando le labbra, come borbottasse amare parole. Laureila faceva finta di non gli por mente, aveva un' espressione indifferente e china-vasi dall' una proda del barchetto, fendendo l'acqua con la mano, che gorgogliava baciandole amorosamente le dita. Appresso si tolse di capo la pezzuola.
   Poco stante giunsero nel centro della baia e vicino o lontano non iscorgevasi pure una vela. Capri stava loro alle spalle e dinanzi ad essi stendevasi la bella costiera