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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - HO -
   tratto, hai tu detto che temevi di essere da lui maltrattata ?
   — I suoi occhi somigliavano a volte a quelli di mio padre, quando voleva carezzar mia madre e pigliarsela fra le braccia e far pace con essa.... Ahi li conosco quelli occhi! E un uomo può lanciar quello sguardo e aver nell'animo l'intenzione di battere la sua povera moglie, che non gli ha mai fatto alcun male ?... Io abbrividii, quando vidi di bel nuovo quelli occhi !
   Ciò detto, Laureila non volle più aprir bocca, e il pievano rimase anch'egli silen- . zioso, rimuginando nella mente un predicozzo eh' ei credeva si attagliasse al caso della giovinetta ; ma la presenza del giovane barcaiuolo, eh' era divenuto assai irrequieto sul finire della confessione di Laureila , gli chiuse la bocca.
   In capo a due ore la barchetta entrò nel porticciuolo di Capri, ed Antonino, levandosi sulle spalle il pievano, diguazzò sino alla spiaggia e lo depose sulla ghiaia all' a-rciutto ; ma Laureila non aspettò ch'ei tornasse per portarla somigliantemente a terra; ella si succinse la gonna e togliendo
   Dir, fedbs