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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Segui una breve pausa, dopo la quale il pievano ripigliò :
   — Quando scendesti alla spiaggia ti hanno detto : Buon giorno 1' Arrabbiala ! Perchè ti chiamano cosi ? Non è mica un bel nome per una cristiana che dee essere . modesta e mansueta. j
   La faccia brunotta della fanciulla si fece del color dello sverzino ed i suoi occhi schizzarono fiamme.
   — Mi beffeggiano perchè non ballo, non canto e non fo tante ciancie come le altre. Dovrebbero lasciarmi andare ; io non fo nulla a nessuno. „
   — Ma potresti esser però più garbata, Laureila. Ballino e cantino pure coloro che i hanno il cuore in festa ; ma anche i tribolati ponno profferire una buona parola.
   Ella atterrò lo sguardo., aggrottando di j bel nuovo le folte sopracciglia, come vo- -lesse nasconder sott'esse i suoi neri occhi. La barca continuò il suo cammino in silen- , zio. Il sole erasi levato glorioso sulla mon- , tagna ; la vetta del Vesuvio sopravanzava la distesa di nebbia che vestiva ancora le falde, e le case della pianura di Sorrento „