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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — ,41 —
   sulla spiaggia e la barcbetla volò leggiera nel golfo.
   — Che cos'hai in quel fardelletto? — domandò il pievano, mentre sguizzavano sulla marina che cominciava a tingersi di
   r oro ai primi raggi del sole.
   — Seta, filo e un pane, Padre. Io devo vendere la seta ad una donna in Capri, che lavora di nastri, e il filo ad un'altra.
   — L'hai filato tu stessa?
   — Sissignore.
   — Se ben mi rammento • anche tu hai imparato a far nastri.
   — Sissignore, ma mia madre sta male di bel nuovo, ed io non posso uscir di casa e non possiam comprare un telaietto.
   — Sta male?.», ma quando venni a trovarvi a Pasqua ella era levata.
   — La primavera le riesce sempre per-k niciosa. Dopo quelle tempeste furiose e il
   tremuoto ella ha dovuto star sempre a letto pei dolori che la tormentano.
   — Non ti stancar mai di pregar la Madonna che la guarisca, figliuola, e sii buona
   e laboriosa acciocché le tue preghiere siano esaudite.