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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   (lacchè quell'isola rocciosa non ne produco abbastanza pel gran numero di persone che traggono a visitarla.
   — Io non vo' venire senza pagar nulla — rispose la fanciulla, aggrottando leggermente le nere sopracciglia.
   — Vieni, orsù, figliuola I — disse il pievano — e non perdiamo più tempo. Tonino è un buon giovinotto e non vuole arricchire della tua povertà. Sù, vieni — e le stese in ciò dire la mano — e siedi qui, vicino a me. Guarda, egli ha steso sul banco la sua giacchetta perchè tu segga sul soffice ; a me non ha usato tanta gentilezza. Ma... la gioventù fa sempre cosi... e si piglia più premura d'una femminetta che di dieci parroci»... Via, via, non occorre che tu faccia le scuse, Tonino ; è disposizione del nostro signore Iddio che ciascuno cerchi il suo simile.
   Laureila era entrata in questo mentre nella barca ed erasì seduta respingendo la giacchetta spiegata sul banco senza profferir parola. Il giovine barcaiuolo la lasciò stare borbottando non so che fra denti. Appresso puntò gagliardamente il remo