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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - 126 —
   quel eh' ei diceva, perocché la vostra im-• magine mi stava innanzi e il sangue mi batteva furiosamente alle tempia.
   « Un' ora dopo io tornai, e smontai solo
   a riva dal barchetta..... »
   Le ultime parole furono profferite in tono cupo e pressoché inintelligibile. Quelle due figure, egli sulla sua seggiola con la testa richinata vieppiù sempre verso le ginocchia , la donna pallida come una morta, rendevano immagine di due statue, mentre già cominciava ad annottare nella sala e Teresa stava da fuori cantando un ritornello, come per avvertire il fratello a non protrarre più a lungo l'ansietà dello aspettare.. La voce di Tommaso si scosse in effetto dal suo torpore. Ei si rizzò e chi-nossi sopra il desco verso la donna immota, ripigliando :
   « No, Lucia, io non ho mentito in quel
   tempo. La rete lo travolse nell'abisso.....i
   suoi piedi vi s'intricarono ; non sono io che feci capovolgere il barchetta.... Ma ciò non è tutto. Io stringeva ancora il timonequando egli era già caduto in mare. Le mie ossa erano agghiacciate ; i miei occhi stralunati
   ¦