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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   . - 124 -
   andato ad Ischia, ve ne rammenta? e che noi respiravamo, e Nino venne a chiedere una camera nella Sirena, per copiarvi delle note, allegando che lo strepito che si faceva in casa sua lo disturbava — fin dà quel giorno io era visitato da sinistri pensieri. Io volea versargli nel vino una polvere che fa dormire un uomo per venti-quattr' ore, datami da àn mio conoscente, ma me ne rimasi per soverchio timore. Se fosse veleno ? 0 se la sua voce ne arvesse a rimanere alterata ? Io noi feci, ripeto, ma mi restò un rancore nel cuore contro di lui, e da quel momento io lo causava, giacché la sua presenza mi faceva male, come se meditasse attentare alla mia vita.
   « Il giorno avvicinavasi, ch'egli doveva esordire in teatro. Voi sapete, Lucia, gli accordi che avevam presi per la sera. Se non vi avessi conosciuta, la mia casa a-vrebbe potuto esser consumata, durante quel tempo, dalle fiamme, ed io non mi sarei mosso dal posto che occupava in teatro prima che fosse dileguata l'ultima nota del canto, che doveva essere il trionfo di Nino. Ed ora io non pensava che a svignarmela