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dello zio, d' un fratello, d' un amante, non per amore che nudrisse verso di voi, ma per salvar l'onore e la pace del suo bene-¦fattore. Quante volte io m'imbatteva in lui, mi mordevi le labbra, ma senza profferir parola, e la mia passione sfrenata per voi si calmava quasi, quando intendeva la sua voce.
« Ei pareva leggesse i miei pensieri nella mia mente e mi parlava spesso di suo zio, vantandomi la sua bontà, la sua dolcezza e tutto che aveà fatto per esso. Quindi mi guardava con aria fiduciosa, come per dirmi : —no, Tomà, è impossibile che tu voglia addolorare un nomo, cui il tuo amico è debitore di tanto.
« Io lo comprendeva perfettamente, ma quando poi vi rivedeva, il' bollore della passione dileguava tutte le mie risoluzioni, tutti i miei scrupoli. La mia coscienza si diseccava come un albero accosto ad un torrente di lava. Ci tal modo lasciai andar le eose per questo verso, durante un anno, io che non aveva imparato a pazientare, che per lo spazio al più di quindici giorni ! Un giorno già — quando vostro marito era