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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   disgrazia abbiale preso in uggia il mare, il capirebbe un fanciullo, ma ciò non sarebbe durato sì a lungo, se Teresa non vi avesse confortato a chiudervi in questa selvaggia solitudine! Non sopportiamo noi tutti il nostro destino? E non pertanto è d'uopo rassegnarsi a convivere con gli uomini. La sventura non vien ella dall'alto? E può ella indurarci a segno di farci odiare gli uomini che nulla ponno contro di essa?
   — Che nulla ponno _ contro di essa ? Questa è una questione.
   Ella gli fissò addosso uno sguardo penetrante, e continuò ••
   — Io non vi capisco, Tommaso, molte cose più non capisco, dacché siete partito. Perchè le mie lettere speditevi per mezzo di Angelo il contadino sono rimaste senza risposta ? Egli mi ha assicurato averle consegnate tuttadue a voi solo: altrimenti potrei sospettare che Teresa vi avesse vietato rispondenti.
   — Le vostre lettere? Io le ho arse.
   — E cosa rispondete ora ad esse ?
   — Vostro marito è morto, come m' ha detto Angelo. Duolmene perchè era un ga-
   '