- Ili -
rassettò le vesti coli' intenzione evidente di nascondere il suo turbamento.
Appresso scosse le goccie dell'acqua dal lembo della gonna, lasciò cadere a terra le scarpe, e v' intromise leggiermente i piedi nudi. Ogni suo movimento era improntato di mollezza e di grazia, ora artificiosa, ora istintiva. La sua cera accalmanata dal camminare pareva una brace. La sua veste nera faceva spiccar vieppiù viva la bianchezza della sua carnagione e il biondo pallido de'suoi capelli. Ella era più piccola di Teresa, ma la' sua persona era più piena e pieghevole, e le sue movenze più pronte. Tutte le fiamma del cielo napoletano ardevano ne' bruni occhi suoi.
— Buona sera, Teresa. Come state Tommaso ? — diss'ella.
• —Siete voi, Lucia—rispose la giovine — chi vi ba condotto da Napoli nella nostra solitudine ?
— Sedete, Lucia, e siate la benvenuta, -r- disse il fratello, senza fare il benché menomo movimento verso di lei.
Lucia tenne lo invito e sedè accanto la finestra, continuando a racconciarsi.
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