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oggetti strani che gli stavano intorno — le ruote, i grandi stacci, i cesti e le mole di varie dimensioni appoggiate al muro. Nell'angolo era il letto di Tommaso; sul copertoio un libro di preghiere, ed a ca-poletto una piletta d'acqua santa. La sola luce che illuminava la camera, v' entrava dal lato dellaruota, per mezzo le cui grandi aperture scorgevansi i declivii e le roccie dell'altra parete del burrone. Ma nel muro che separava la gabbia del molino dalla < cftnera di mezzo scoprì parimenti un'apertura, dalla quale scofgevasi la, più gran parte d'essa camera. Lo straniero si pose colà àspettando con viva curiosità quello che staya per accadere.
A non lungo andare il fratello e la sorella tornando dal pratello entrarono nel molino. Sotto una profusione di neri capelli inanellati, ei scerse la faccia di Tommaso somigliantissima a quella di Teresa come fosser gemelli. Un movimento profondo e represso ne agitava ogni muscolo e dava un fulgore sinistro a'suoi occhi. La giacchetta gli scivolò dalle spalle senza che se ne addasse. Lunga pezza ei rimase