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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Teresa parve non a^sse intesa la domanda.
   — Sedetevi — diss'ella — e cominciate il mioritratto, acciocché sia terminato quando tornerà mìo fratello. Io gli dimanderò allora chi rappresenta, e se lo riconosce vi pagherà largamente, giacché noi non siam poveri, affinchè lo sappiate. Quando abita vamo in Napoli, mio fratello aveva sette pescatori e sette barche sotto i suoi ordini, ed avrebbe potuto comperare un bel podere in luogo di questo molino. Cosa gli giova tutto il suo danaro coli'amarezza che gli pesa sul cuòre?...— Sedete, signore, io non vo'più cianciate; dovete mettere sulla carta la mia bocca muta, gli occhi ed ogni cosa per filo e pej segno.
   11 nostro amico si trovò in un grande impiccio, quando vide che la faccenda stava per farsi seria.
   — Qui c' è poca luce — diss'egli imbarazzato.
   — Andiamo nel prato.
   — Là ce n' è troppa , Teresa ! V.oi non sapete quanto sia difficile trovar !a luce conveniente.