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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   che aveva la sua idea, seguiva sempre la proda e non lasciava che uno spazio angusto fra il cappello di paglia pendente e la montagna.
   Mentre appiccava il discorso, la giovine donna non si volse pure un momento verso di lui. La sua voce avea un timbro grave ed il suo dialetto era un cattivo gergo napoletano. Del rimanente, nonostante la concisione delle sue risposte, nulla mostrava eh' ella mirasse a respingere l'interrogatore od a cattivarselo con artificiosa fierezza.
   — Voi venite da Sorrento, bella solitaria?— chies'egli.
   — No, da Meta.
   — Siete andata a trovar gli amici ?
   _Sono andata alla chiesa.
   — E salirete a Sant'Agata a goder della festa?
   — Nossignore.
   — Ma la strada non mena lassù ?
   — Nossignore.
   — Fatemi il piacere di mostrarmela.
   — Vi bisogna rifare i passi, — diss' ella sempre, senza rivolgersi—e pigliare il primo