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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ne ! Le sue ardenti reiterate1 invocazioni alla Musa, di venirgli a tener compagnia, si smarrirono nello stridore della bufera, e il freddo non lasciò luogo nel suo cuore ad altro desiderio, fuor quello di rivedere il sole.
   E il sole erasi mostrato da ultimo e la metà di quel giorno benedetto, ei 1' aveva passata religiosamente alla finestra, lasciandosi impregnare il corpo da' suoi raggi, finché, pigliando dopo il desinare il sen-tieruolo della montagna, tutti i sentimenti ch'erano rimasti in lui paralizzati, risve-gliaronsi coti nuova energia. Ei non avea mai veduto il sole di primavera sì grande, si aureo e possente ; mai non aveva sentito l'alito del mare penetrar cosi fresco nel midollo delle sue ossa. Le foglie dei fichi c-ransi ingrandite, in una notte, più d'un dito, ed una mezza giornata di sole, era bastata a coprire i cespugli d'una bianca veste di fiori. In ogni dove, la rigogliosa erbetta appariva costellata di odorose violette; l'aria era tutta popolata di farfalle pur mo nate, e tutte le strade formicolavano d'uomini a piedi o stipati nei rumorosi curricoli. Ar-
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