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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 80 —
   — Vuoi tu rigettarmi dopo avermi infiltrato fin nel midollo 1' amorosa bevanda, dopo avermi fatto tuo per sempre. Fenice?
   Ella crollò tranquillamente la testa, esclamando con voce cupa :
   — D'ora in avanti non v'ha più magia fra di noi. Voi avete perduto il sangue anzi che il filtro producesse il suo effetto. L'incanto è sciolto, e sta bene, cbè io mi sono mal comportata. Non ne parliamo più, e ditemi soltanto che partirete. Un cavallo ed una guida son pronti per condurvi dove volete.
   — Ma se non è più l'incanto che a te mi lega dee ben essere un altro, sul quale tu non hai alcun potere, fanciulla ! Com'è vero che Dio...
   — Tacete l — interruppe Fenice, raggrinzando sdegnosamente la fronte ; — io sono sorda a simili parole. Se credete essermi debitore di qualche cosa e siete capace di compassione verso di me... andate che i conti sono belli e pareggiati. Non crediate che questa mia povera testa nulla possa imparare. Io so ora che un uomo non si può comprare nè con servigi prestati, nè, quel
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