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L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 79 —
   Il mattino dopo questo incontro egli erasi levato appunto, e i suoi pensieri rivolavano -verso di lei, quando l'uscio della sua camera si schiuse un tratto e Fenice si affacciò tranquillamente sulla soglia, accennandogli imperiosamente con la mano, nell'atto cb'ei faceva per correrle incontro dalla finestrella,
   — Voi siete guarito —• diss'ella freddamente. —Io ho parlato con la vecchia, la quale è di parere che abbiate ricuperato forze bastanti a viaggiare a cavallo a piccole giornate. Voi lascierete Treppi domattina a buon'ora e non ci tornerete più. Io -wesigo da voi questa promessa.
   —Lo prometto,Fenice, ad una condizione.
   Ella non aprì bocca.
   — Che tu venga con me, Fenice ! — soggiunse Filippo, con grande irrefrenabile commozione.
   Un lampo d' ira balenò ne' suoi grandi occhi neri, ma la si contenne, ed afferrando il bottoncino dell' uscio, esclamò :
   — Come ho io meritato codesto scherno ? voi lo prometterete senza condizioni, io ciò aspetto dall'onor vostro, signore!.
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