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che andavano su e giù. Al comparire dei forastieri tutti ammutirono e si trassero in disparte, facendo ala. Fenice scambiò alcune parole oon Nina nella stanza grande, ed apri poi l'uscio della propria cameretta.
Nell'incerta luce del crepuscolo scorge-vasi Filippo disteso sul letto ed accovacciata per terra accanto ad esso una vecchia donna di Treppi.
— Come va Chiaruccia 1 — chiese Fenice.
— Non male, sia ringraziata la Madonna! —rispose la vecchia, e squadrò con una rapida occhiata i signori che stavano dietro alla fanciulla. .
Filippo si scosse dal suo dormiveglia, e la sua smorta faccia colorossi improvvisamente.
— Sei tu? — diss'egli.
— Si, e conduco con me il signore che si doveva battere con voi, acciò vegga egli stesso che voi non potevate andare. E c'è anche un cerusico.
L'occhio languido del giacente si rianimò grado grado, guardando le quattro fac-ie straniere.