Stai consultando: 'L'Amore in Italia Racconti (Volume I e Volume II)', Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)

   

Pagina (73/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (73/581)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




L'Amore in Italia
Racconti (Volume I e Volume II)
Paolo Heyse (tradotti da Gustavo Strafforello)
Augusto Federico Negro Torino, 1863, pagine 248+336

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 71 -
   compagnarci fino a Treppi, — disse l'interrogatore al sopraggiunto; — strada facendo v'informeremo di che si tratta.
   Questi annui senza far motto, e tutti u-scirono dal, padiglione. Passando davanti la cucina. Fenice si fece dare un pane, e postoselo ai denti, si mise alla testa della brigata e pigliò la via delle montagne. Ella non dava mente, camminando, a' suoi seguaci, i quali ivano tra sè ragionando caldamente, e s'affrettava con quanto ne aveva nella gambe sì, che fu bisogno chiamarla più volte per non perderla di vista. Allora si fermava aspettando soprapensieri e con le mani strette al cuore. Di tal modo già era il bruzzolo quando toccaron le alture.
   Il paesello di Treppi non appariva animato più dell'usato. Solo alcuni visetti paffuti di fanciulli si fecero curiosi alle fìnestruccole, ed alcune donne si trassero in su gli uscii quando comparve Fenice con la brigata. Ella non fece motto a nessuno, ma diviossi, salutando con la mano le vicine, alla propria casa, ove stava un crocchio d'uomini confabulando, servi intorno a cavalli carichi e contrabbandieri