Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli
Rota I t» (tttg. 434.
4' di 18 maggio 1664 Giornata YI11
Si discorreva intanto dì ritrovare il signor Residente Cellesi per strada, quando un miglio lontano da Brondolo (I) si scopersero due pente (2) coperte di rosso, che col vento in poppa, e con 1 aiuto dei remi venivano velocemente verso di noi Avanzate in giusta distanza da poter distinguere i colori, fu riconosciuta la livrea de' remiganti, ne 6Ì dubitò più, che fusse il signor Residente, mentre egli con altri cavalieri montato a prua salutò, et accostatosi entrò nel bucintoro (3) ti1 ordine di S. A. restando gli altri nelle peote. Una di esse, preparata
(1) Anticamente Brintulo, borgata all' estremità del lido di Cliioggia, che formava una delle Comunità veneziane. I)i questa borgata è cenno nei trattati cogf imperatori o co' re d'Italia, ed è ricordata pure dal Porfiroge-nito Per il porto di Brondolo l'Adige si scaricava in mare ; ma condotto poscia quel fiume a Fossone, sboccar si fece in luogo suo il Brenta, onde, forse, da ciò Brondolo ebbe a chiamarsi Brintulo.
Del resto è da sapere, che il principe Cosimo, navigando per il Po e 1' Adige, veniva da Ferrara.
(2) La peota è barca propriamente usata nella navigazione fluviale, mossa da quattro, da sei e da otto rematori, ed usala eziandio nella circostanza di regate ¦ veniva allora adornata mollo riccamente e magnificamente
(3) Burchiello, o barca da remo coperta, con cui si viaggiava ordinariamente per i fiumi, e non altrimenti il famoso e magnifico bucintoro usato dalla repubblica nel giorno della testa dell' Ascensione, e talora anche m altre grandi solennità
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