Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      vota alla Serenissima Repubblica, gli servono d'impulso a procurarlo particolare col mezzo della servitù Mi é parso di conoscere, che Simili espressioni non siano derivate da semplice complimento che suole essere, o dalla adulatone o dalla facondia diretto. ma da ven sentimenti prodotti dalla stessa sincerità del principe, il quale certamente brama esser tuttavia costà, anco senza li riportati testimonii di stima che varrebbero a chiamarvelo in ogni tempo, più che in Fiorenza, per istar lontano dalla presenza della moglie, non so se presentemente debba dire più sprezzata da lui, che da lei odialo Scassi humihnente a Vostra Serenità in passato, che haveva data non solo speranza di doversi aggiustare, ma eziandio alcun principio all'effetto Ilora mi conviene riferire tutto all'oppo-silo, e per seguire puntualmente le risolutioni delle di lu instabilità, di mostrar il mio scrivere assai vario per non dir totalmente differente da una settimana all'altra. L'affetto che ha palesalo verse il figliuolo, l'affabilità colla suocera, e le apparenze di allegrezza per il ritorno del marito si può dire essere state ritirale dalla sua ostinatone per avanzarsi nella medesima con più gagliardo piede. Fece dirle il principe, chevoleva essere la......a vederla, e trattenersi seco, ma anco lei.
      con inaspettata risposta, gli fece sapere,che non s'incomodasse perchè non l'havrebbe ricevuto, e nello slesso tempo volle che fosse sgombrato il pioprio appartamento, \icino a quello del principe (il quale è a terreno e proprio per l'estate) e ritirarsi nel più allo del palazzo. Intesa il Gran Duca questa novità vi mandò il bali Gondi a persuadere che non seguisse, e ari contentasse riunirsi al marito. Lei rispose che non voleva riconoscerlo, e che si partiva da quelle stanze per non essere importunata. Finse il Gran Duca di non credere tali espressioni al ministro, che ritornato dalla principessa con nuove persuasioni e con dirle che non era stato creduto, la pnnci per,sa, senz' altro aggiugnere, presa la penna, scrisse le proprie risposte, e le consegnò per mandarle al suocero. Cosi le


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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