Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      contraia alcune miglia dallo istesso Gran Duca per vederla, e condurla in citta, dove entro di notte incognitamente per porta secreta, che risponde nel giardino di Palazzo do'Pilti, per riposarsi del viaggio, mentre nella settimana prossima si disegna poi far seguire il suo ingresso solenne con le cerimonie preparale, e con la pompa più cospicua di questa corte, come è solilo praticarsi in altre simili occasioni di nozze.
      X. Dopo essere stata per tre giorni trattenuta incognita in palazzo dei Pitti la principessa sposa, iuncdi tu cavala dal medesimo, « condotta a desinare in campagna ad una villa del Duca Salviati, et il dopo pranzo lece lei ii suo ingresso in questa cillà, incontrata dal Gran Duca, c dai principi. Fu per la sua entrala aperta una porla, ch'era slata serrata circa cento anni, avanti la quale in un teatro, o arco trionfale, a posta fabbricalo, di vago artificio, fu dal Gran Duca, con F in ter» vento di dodici vescovi e di tulio il clero, coronata, cantandosi molte orationi in musica, e con iufiniti spari di moschettarla,, trovandosi nella campagua, in squadrone, quatlronn a faiit' con seicento cavalli. Fattasi la coronatone, tu la principessa posta in una lettica scoperta, tutta dorata, portata da due mule ferrate d'argento, et incainiuinnia a questa dttà, precedendo a lei prima in bella ordinanza tutte le militie a cavallo eol-l'armatura in dosso, e poi la cavalcala del principe sposo, numerosa di quantità di cavalieri, e pomposa di livree molto sontuose. Sopra la lesta della principessa eran da venti paggi, vestiti di tela d'argento, portalo un ricco baldacchino, e cosi fu condotta alla chiesa del duomo, e poi al palazzo dei Pillis seguitandola le dame venule seco di Francia, et altre di questa corte iu molte carrozze a sei, tra le quali quella della medesima principessa sposa, tutta ricamala con perle, e nel resto tutta dorala. Entrata nel palazzo le lu assegnalo il suo appartamento di molle stanze ricchissimamente tappezzate. Martedì fu cantata la messa solenne dello Spirilo Santo nel Duomo, et il mercordi alli sposi fu data nella cappella di Palazzo la bc


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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