Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

Pagina (416/484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      <412
      di quel soggetto, et penetrai- li pensieri del suo animo. Egli riferisce d'aspettar ancora due navi con sue genti, et molta ricchezza. Dimostra gran desiderio di voler trattar con queste Altezze, et intanto si fa diversi habili per comparir sontuosamente, parendo, che si conieturi, che vogli dimandar aiuto al Gran Duca per poter insidiare alle forze turchesche, el di quello che procurerò d'indagar da vantaggio, darò parlicolar et riverente conto alle Signorie Vostre Illuslrissime et Eccellentissime.
      v (5 di Arri.ò martedì sera in questa città quel Turco, ch'eranovembre 1
      1013 capitalo a Livorno, et si nomina Emir Caferdin (1). Fu incontralo dal signor Don Giovanni de Medici, et fece il suo ingresso più secretamenle che fosse possibile, non essendo passato per la frequenta del popolo, ma dietro le mura, el entralo nei giardini di Pilli, fu condotto ad alloggiare nel Palazzo vecchio in un appartamento mollo riccamente addobbalo, el viene spesalo dall'Altezza Sua, alla qual, et a Madama, andò la medesima sera a baciar le mani, et fu benignamente raccolto. Giovedì poi e staio all'audientia delle Loro Altezze, che dirno-slrorono di vederlo molto allegramente, et presentò al Gran Duca una scimitarra di gran valore, come aucora ha condollo un bellissimo cavallo perdonare all'Altezza Sua. Giunsero a Livorno altre due navi che aspettava colle sue genti, con gran
      (1) Facardino. o Fakr-Eddyn (non Caferdin) emiro e principe dei Drusi, signore di Beyrouth. di Seida ec. ec. il quale o?ato aveva di tener tetta H Gransignore; ma sgomentato dei preparativi di questo fuggiva, corno vediamo, a Livorno colia favorita, la figlia, il principal ministro e molte ricchezze, offerendo far del suo Slato omaggio a' principi cristiani, e guerreggiare con essi in Terra santa.
      Ritornato l'emiro ne'suoi domimi, Amurat rV spediva contro di lui centomila soldati, cui non potendo egli opporsi lasciossi persuadere a recarsi a Costantinopoli, ove acquistava la fiducia di Amurat; raa i cortigiani impermaliti ottennero fosse strangolalo in presenza dello stesso Gransignore, il quale, detto a Fakreddyn « non esser opra da gatti il tentare, di affrontare i letni 1 data a'muti il segnale di eseguire Io strozzamento.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

Pagina (416/484)






Altezze Gran Duca Signorie Vostre Illuslrissime Eccellentissime Arri Turco Livorno Emir Caferdin Don Giovanni Medici Pilli Palazzo Altezza Sua Madama Loro Altezze Gran Duca Altezza Sua Livorno Facardino Fakr-Eddyn Caferdin Drusi Beyrouth Seida H Gransignore Livorno Slato Terra Amurat Costantinopoli Amurat Gransignore Fakreddyn Giunsero