Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      dentro, e mezzo fuora, enea 200 passi lontano dal secondo, e tra I uno, e l'altro è un di quei mezzi piantato di fuora. LI quarto è alla cima, e punta già detta, e con essa fa cantonata, et è tutto dentro. Seguono alla scesa di verso Ponente li altri due mezzi torrioni egualmente distanti dal quinto, e questo è [tur fuora per la metà, e per 1 altra dentro, e contrapposto per l'appunto a quel delia porta. Per salir alla muraglia vi ha cinque anguste scale, le quattro di pietra nella piazza, e la quinta di legno nella ritirata. Erano in essa più di 300 huomini da combattere, sendovene comparsi la sera avanti il terzo d'essi, et erav> abbondanza di vettovaglia, e di munizione, et molti pezzi d'artigliarla da cucchiaio (sic). Fuora passeggiavano intorno a 100 cavalli, enei porto eran quelle due Galere, et un Caramusaale, et un Brigantino (ìi Grs-ci, con circa 130 persone da combattere, havendo ricoverata nella Fortezza tutta la gente da remo.
      L'ordine dell'assalto fu divisato dal Montauto in questa maniera. Per alla porta principale, e per l'altra della ritirata deputò la Compagnia della Capitana, e quella di S. Stefano, con i Petardi, sotto il comando del Duca d llalluyn capo di questa fazione e gente, e con ordine, che tutti ubidissero a lui. Al torrione della cima la Squadra de Cavaiiieri comandata dal Commissario Lenzoni, e la Compagnia della Galera Santa Maria Maddalena con due scale, Alla ritirata verso mezzo giorno la Compagnia della Galera Padrona, con una scala Et alla medesima verso Ponente la Compagnia della Galera San Francesco, con un altra scala.
      Alle Galere, e Vascelli del Porto, la Compagnia della Galera San Giovanni
      .Marciavano con tal ordine, guidati dal sig. Giulio Montauto, e dal Capitano Alessandro da Taranto Sergente maggiore, et la Cavalleria nemica li andava secondando su per la cima del colle, e quando furono a tiro d' archinuso cominciarono a esser salutati malamente dulia muraglia con palle, e con freccio. Poi accostatisi più vicini sentirono di più una pioggia di giossissimi sassi. Ma non ritenendosi per questo, né ritardandosi, il passo da'nostri, s'avanzarono quelle due prime Compagnie tra il mare e le mura, et si condussero alla prima porta, dove attaccò intrepidamente il Petardo il Capitano Guiscardo. ElIP-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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Ponente Galere Caramusaale Brigantino Grs-ci Fortezza Montauto Compagnia Capitana S. Stefano Petardi Duca Squadra Cavaiiieri Commissario Lenzoni Compagnia Galera Santa Maria Maddalena Compagnia Galera Padrona Ponente Compagnia Galera San Francesco Galere Vascelli Porto Compagnia Galera San Giovanni Marciavano Montauto Capitano Alessandro Taranto Sergente Cavalleria Compagnie Petardo Capitano Guiscardo Stefano