Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      atti, nè per parole, se non per la sua maggiore bontà, e pel rispetto ch'essi a lui portavano, ed in ogni modo con non dubbj segni gli dimostravano. Assisteva nella villereccia chiesa ai divini ufiizj con cosi nissun segno dell' alla sua fama, che una volta accadde, che un maestro di scuola, conducendo al vespro i suoi fanciulli, il cacciò via, per farsi luogo, dalla panca, e il maresciallo si lasciò cacciare, ne fece risentimento di sorta. Tanta era la sua dolcezza! Poi, dopo gli uffici, uscito sulla piazzuola davanti alla chiesa, si dilettava, come suolsi dalla buona gente, dì favellare in cerchiolini raccolto con quegli uomini di campagna, delle pere, delle uve e (lei poponi. Potente era sopra d loro per la sua virtù sarebbero andati mille volte a morie per salvar la sua vita, divozione non compra, ma mandata da Dio nel cuor degli onesti verso i virtuosi. I poveri, figliuoli prediletti di Catinat, soccorsegli in vita, soccorsegli in morte, l'umile villaggio serba memoria de' beneli' j suoi, serba memoria dei più umili passi, venera l'antico ischio, ali ombra del quale ei si riposava, e che ancora a dì rostri sussiste. I suoi libri prediletti, una poliglotta e Plutarco. Oh, perchè non mi sento io da Plutarco, per parlare degnamente di Catinai ! Plutarco solo, degno di tenere discorso di lui. Una amena, una piccola istoria racconterò, benché 1' età dica, che son freddure. certo sì, freddure d'uomini grandi, che vanno volentieri al semplice, non d' uomiir orgogliosi, che si gonfiano per parer grandi. Catinat passeggiava intorno al brolo suo un gentilometto Pariginello, anzi ìmpertinentuzzn che nò, capitò quivi cacciando, e venutogli veduto, nè conoscendolo in quel suo abito villanesco, O'iei, buon uomo, gli disse, di cui è il brolo? Nè aspettando pure la risposta, soggiunse: Non ho licenza d'entrarvi per cacciare; pure v'entrerò e caccierò. 11 maresciallo, levatosi il cappello, stette ad ascoltarlo col capo scoperto nn pezzo; poi sentito, che 1' altro aveva preso già suo partito, senza dir parola, voi-sesi e continuò non angelica quiete a passeggiare Ma non ì villani, che stavano su i campi a lavoro, e che avevano veduto I' atto scortese. Ri devano essi cosi, un cotale alla trista; del che domandata loro la cagione dal gentilomuzzo, rispospro. Oh! andate pur là* signore, col vostro parlar insolente a monsignore; sì, andate pur là; chè s'ei di ceva solo una parola, n'avreste toccate delle buone II giovinetto «on-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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