Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      «rrmostrò le lettere, ma che a bocca voleva venir lui slesso n dirmi il lullo ? Questo è venuto due giorni sono, et le taro parlar, se vorrà. MI ha detto gran cose della mala volonlà di alcuni ministri, ma grandemente della buona mente del re. In particolare eli* è stato necessario, per fermarlo da qualche gran precipilio contra Mor.talconc, di formar una lettera finta sottoscritta da Betune (1) nella qunlo avvisava la restituitone di Vercelli, el che due giorni dopo gli raccontò poi il lutto, con dirgli che lo l>a\ein latto per bene, acciò il suo ardore non lo facesse fare risolutoli contrario al suo senilio. et che in somma è benissimo disposto verso Sua Altezza., et ne procura la gloria clic consiste nella difesa della libertà d'Italia, ma che tulio sta in potergli far parlar senza che le parole passino per li Ministri : ond' e risokuissima scrivergli subito una lettera di suo pugno, et poi mandar anco il principe cardinale. Et ri-ornando al particolare di Vostra Serenità, le ha detto questo tale, che Monlelcane, con partecipatone di alcuni ministri, ha tessuto di dare una gran botta a Vostra Serenità, ma che il re non ne sà certo cosa alcuna. Et dimandandogli Sua Altezza, che forse questa sarà noia scoperta a Veneta le in detto di no, ina eh' è una contro i! dominio del Golia, et di haver certe terre, el luochi a marina, vicini a Veneta, et clic magg>ormeitle faranno, che i! mare et ii commercio saranno liberi di tulli, et niellerà (reno alla repubblica; nò ha saputo cavargli d'avvantaggio, solo clic li min'slri par che si ridiuo del dominio che pretende Vostra Serenità del mare. El qui, sospirando quasi, disse ii signoi duca signor ambasciatore, certo vogliono gli spaglinoli impossessarsi di que' beni a marina del re di Boemia, el ivi tener la loro armata, et travagliar nelle viscere la Repubblica, tenerla sempre in gelosia, spese et guerra; et mi condusse*»!
      (1 ) Celebre ministro ili «a Etil ico IV, e si chiamava Filippo di Belluine conte di Selles e (li Charost, ed era fratello cadetto di Massimiliano di Bethune, resosi famoso col nome di duca di Sidlv.
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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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