Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      ,8pLa compagnia ch'egli teneva di cento cavalli si e sbandala por ordine dell' Altezza Sua, et tutta la sua famėglia č siala fatta prigione nella Savoia. Questo era stimato dal signor duca per buon soldato: liaveva havuto principalmente la mano nelh negolii di Francia, et nelh trattali con Birone (I), et perō essendo vassallo del re era in grandissima contumacia di Sua Maesta ; fu quello che ncgotiō et trailo la sorpresa di Genevra che non hebbe poi effetto (2), verso il quale il signor duca si era dimostralo sempre particolarmente affelionato, con hono-rarlo dell' ordine della Konciala, con dargli il principal governo delli suoi stati et finalmente con haverlo maritalo in una sua sorella naturale (3), tulle cose che non hanno perō bastato a ritenerlo dai discoprirsi di quella mala intenlione che si era dimostrato non solo cositra il suo principe naturale, ma anco contro chi infinitamente P haveva beneficalo. Lė Ŧ6 Ha ordinato 1' Altezza Sua, che quanto si č ritrovato ili
      1608™ monsignor d'Albignė in gioie, argenti et altra suppellettile, come anco in beni stabili si debba Iransferire alla signora donna Matilda, che al presente si ritrova a Rivoli alquanto indisposta, et afflittissima per la perdita del marito, li ŧ La signora donna Matilda che si era trattenuta a Rivoli
      ebbraro
      -toos. per ordine del signor duca, restando di lei poco gustala Via Altezza per esserle caduto qualche dubbio, che essa fatta consapevole delli pensieri del marito non le Rabbia dato parte d'alcuna cosa, ha commesso, che se ne passi subito in un mo-
      (i) Carlo di Gontaul duca di Biron, ammiraglio di Francia, eh' era giā entralo in trattati col duca di Savoia e col Fuentes, governatore del milanese, a danno del suo re. Fu decapitato nell' interno della Bastiglia, ir elfi di anni, a* 31 di luglio 1G0X
      (•2) Ardentemente desiderando il duca Carlo Emmanuele 1 acquisto di Ginevra, d' Albignė vi si accostava seoreiamente, la notte del 29, dicembre (602, e con mila dugenio uomini per iscalata prendeva! a. in 'stato di pacr. Ma i Ginevrini svegliatisi a tempo, feeero man bassŧa dei nemici, impiccali (ione il re^to come ladri notturni.
      (31 Donna Matilde di cui e cenno ijui appresso


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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