Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      Copia di lettera scritta dal wjnur cardinal Bonjhc.st a muiuiijnoì' IS'onlio residente in Turino.
      Illustrissimo et Reverendissimo, come fratelloVide V. S per le ultime lettere mie in materia del cardinalato del principe Maurilio, che Nostro Signore non differiva di promuoverlo, se non per 1' angustia delli fuochi. Essendo poi successa la morte del cardinale di Lorena (I), pia memoria, Sua Beatitudine ha risoluto di fare la promotione questa mattina, el d includervi la persona del suddetto principe Mauritio, al quale, et al signor duca suo padre, ne dò conto con lettere mie qui aggiunte, che si spediranno in diligentia. Ne scrive Nostro Signure un Breve a Sua Altezza^ alla quale doverà Vostra Signoria consegnare la spedinone, el rappresentare largamente a voce la satisfatene con che Sua Beatitudine ha honorato il Sacro Collegio, confidando massimamente, che la grandezza et il nascimento sia per apportare servitio maggiore alla Chiesa, siccome desidero che pure le piaccia di rappresentar loro a mio nome 1» piena contentezza che ne ho presa, et di aggiungere, che haverà il suo cumulo quando potrò honorare esso signor cardinali; di presentili a Roma, dove conoscerà bene dalli effetti, che merito titolo, e nome di suo vero servitore, anzi di esser distinto da ogni altro, in quanto alla volontà et alla singoiar osservanza che sono per portargli in perpetuo Pretendeva il signor duca, come Vostra Signoria sa, che il sopraddetto cardinale fosse promosso solo, et prima di ogni altro, ed era ben fondata la pretensione anco per la parie dell amore che Nostro Signore gli porta, ma in una promotione come questa, dove il numero era cosi ristretto, et dove era un altro principe, et sono soggetti qualificali anco per le loro persone, promosse pur ad islantia dei maggiori principi di Christianita, dopo la parola impiegata loro di non promuover altri prima, non è stato possibile di tener modo diverso da quello che si è tenuto. E anco parso 3 Sua Beatitudine, che cou una compatì) Carlo Guioa-Lorcua, già canonico di Treveri, di Strasburgo, di Magonza, vescovo di Metz e di Strasburgo, morto a .Nancy in queir anno 1607.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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