Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      comodo a lutti, sebbene \iene affermato, ci e cị sia latto dall' Altezza Sua per dar tempo di finirsi l'accomodamento di alcune stantie clie si fabbricano per li principi, et d' altri apparati che si vanno mettendo all' ordine dalla cillà per il loro ingresso il quale, desiderando il duca clic riesca quanto più pieno et magnifico sia possibile, non lascia d'invitar ognuno, et di comandar a tutti li sudditi, et alle cernide del Piemonte, che si debbano ritrovare pronte per questa occasione.
      A'f Slà tuttavia il signor duca fuori con tutta la corte, etttemire ° ,
      1006 ! altro giorno parli da tossano con voce e!» voler andarsene a Sivigliano, et con tal ordine si pose in viaggio nel quale dopo essersi avanzato assai, senza dar segno ṇ olii cariaggi, nè ad una buona parte della Corte che le precedeva, lasciando scorrere ogni uno, muṭ cammino, et se ne anḍ solo con li principi a Racoiiis ov'erano le principesse; ma prima del suo ingresso in quel luoco fece restare li principi un poco addietro, passandosene solo all'alloggiamento delle principesse, le, quali, veduto 1' arrivo improvviso del signor duca corsero subito con pensiero di vedere anco li principi loro fratelli Ma ter fu detto dall' Altezza Sua che dovevano arrivare solamente l giorno susseguente. Intanto li principi si mossero in baiato di pellegrini, et il signor duca verso la sera, fingendo di uscire per prendere aere, condusse seco ie principesse, et pasṣ nella strada dove essi lo stavano attendendo, quali, approssimatisi alle carrozze, cominciarono in lingua spagnuo-la a domandar elemosina; ma essendo slati subilo conoscub dalla principessa maggiore furono da lei con grandissima con-solatione abbracciati, se bene loro fingessero diversamente, non havendo potuto con la mutalione dell' habito diversificare la qualità dell'aspetto. Con questi, et altri simili piaceri si \à trattenendo fuori il signor duca, et tulli li figliuoli con incredibile suo guslo, quale deve anco trasferirsi fino a Saluzzo per pensare poi all'ingresso in questa città, nella quale non si attende ad altro che ad apparali per questa occasione.


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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