Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      regno, e «Iella migliore e ,>iu fiorila artiglieria che tenga monarchia , e quello per armar solamente un galeone ; il quale con ogni poco di burrasca c fortuna può andar con malora, e cosi restar estinta la difesa e conservazione del regno Sì vede la gente per le strade col vi.ìo e la faccia per terra, lagnando e piangendo 1 onore e la reputazione persa ; chò per tutto il mondo non si tratta d'altro «ha di Napoli infame, Napoli pieno d onta e di vergogna, iNapoIi spedito.
      XJ ìli. Si vede la nazione spagnuola gettata in un carrettone alla peggio e sprezzata, e non solamente trattata con parole indegne» ma con fatti per aver bandito e confinato di lei la maggior parte, e mandato in galera un numero infinito, dandoli il titolo (li traditori e man-ani -, c anche facendo più conto della nazione francese, stimandola e impiegandola più presto che la spagnuola, di modo clic lei è adesso tanto vilipesa. E le altre volte era in bando la francese ; ma ora quelli che trattano o parian con Spaglinoli pai che conimettino qualehe delittoXl\. E tale e così grande la stravaganza di questo governo, che tutti non aspettano altro che il fine di esso : e quasi la maggior parte vanno discorrendo, che disarmandosi il regno d' artiglieria, e la nazione spagnuola perdendo cosi la sua fama e riputazione, occorrendo the si sollevino li stranieri e sediziosi del regno e gli antichi devoti della corona di Francia, e lui parlando ad ogni ora di quello e fuora di proposito, mostra che aspiri egli stesso a farsi re del regno j ma pero quella opinione già mai non ha trovato loeo nell animo 11110, nè mi posso iinmaginpre che egli se la pensi, non solamente per rispetto che non tiene a sua divozion le forze, ma anco perchè in tal caso il regno lo seppellirebbe sotto i sassi e anche per la gran fedeltà che ha al suo re, e per T odio e rabbia che ha conceputo contro di esso: ma con tutto ciò è cosa miserabile che un vicere d un regno dia cagione di parlare e discorrere anco sospettar di tal cose.
      XX. In fine, si passa il tempo e tutte le ore in offendere Iddio c il re, e procurare 1' ultima rovina di questo regno: il quale si lagna e dice isbigottito e spaventato di se stesso : che cosa abbia fatto al suo re, perche debba comportare la sua distruzione ? in che cosa abbia tralasciato di far vedere al suo re il fu» amore e la siih fedeltà .
      ril


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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