Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      che sanguinosafalioiie. Rasserenate quindi le cose5 si condusse Guisa il giorno seguente, che fu la vigilia di Natale, a pigliar il possesso della nuova carica nella chiesa del Carmine, i-ive-rito da Gennari, che per deliberationc della Consulta, in ri compensa del buon servigio prestato alla patria haverà la so-prainlendenza di tutte le fortezze, con seicento ducati il mese di stipendio, il titolo di Eccellenza, et intanto il governo del torrione del Carmine. II duca, che ha conseguito dalla medesima Consulta la confirmatione della predella carica di Duce per il solo corso di sette anni, ha confermalo tulli gì' ordini dati da Gennaro, e và rilormando gli officiali delle milititi; con inteulione di dar qualche regola al disordine di esse, ci essendo assai applaudilo dali' universale, si spera possano nascere dal suo governo frulli di soddisfalionc e di quiete.
      Sotto il pretesto di darmi il buon capo d' anno, venne 5 ^'"'t l'altro giorno a ritrovarmi il Padre Maestro Capccc dell' or- K«. v i dine di san Domenico, confessore del signor duca di Guisa, per significarmi in nome del patrone 1' ottima disposinone sua verso la Serenissima Picpubblica, di cui si pregiava del titolo di figlio e servitore, come quello che godeva della prerogativa della nobiltà veneta, soggiungendomi, che se l'osse venuto il caso 1' averebbe fatto apparire in piena maniera, el se ne sarebbe anco meco espresse, se le congiunture portassero che havessi a vederlo. Entrato poi nelli affari correnti, mi disse : siamo in un gran ballo che non si sà quando, nò dove habbia a terminare II signor duca di Guisa, vedendo l'inhabililà di Gennaro Anese al governo, ha procurato di levamelo, come gli è riuscito senza contrasto, tuttoché nel principio vi fosse qualche comotione, e si iossero disarmate, e fermate le sue guardie, e comincialo a sguarnirsi al Carmine le sue stanze, ed havesse alcuno il pensiero di privarlo di vita, cosa che il duca non ha slimato bene di fare, acciò non apparisse presso il mondo la instabilità, per non dir pazzia, del popolo di ammazzare lì suoi capi, come era successo dì Masaniello, e. di


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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