Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      di grandissimo pregiuditio. Sono siale le medesime leltere posle in mano del signor Viceré clic, sebbene habbia mostrato di farne poco caso, vive però occulalissimo, e crede, col non disgustare li capi della plebe, dando loro ogni sodisfattone, far il servitio deila Corona, Don Fonante delli Monli che quando fu preso quell' apostata Teatino, già decapitalo, se ne andò, senza licentiarsi dal signor Viceré, vuoisi che havesse mano nella macchina a favor dei Francesi, e che per ciò si fosse u'.irato appresso Don Vincenzo delli Monli, marchese dell'A-caia, suo cugino in Terra d' Olrnnlo, dove scoperti li disegni col mezzo del conte di Conversano, siano ambi sopra un vascello fuggiti. Mentre scrivo, quando meno si aspettava, entra in questo porlo, sin hora con Ircnlasei vascelli, Don Giovanni di Austria (i), incontralo in mare dal signor Viceré colla squadra di queste galee, e salutalo col cannono dalli castelli., l imaste indietro le galee con allri vascelli, per fortuna di mare.
      Falla chiedere audienza al signor Don Giovanni et ap- Wit puntatami venerdi passalo verso le bore venlidue, mi condus-si con tre feluche al vascello reale, dove incontralo dalli nsaslro di camera e maggiordomo fui introdotto in una slanza adob-bala di velluti cremisini, in cui stava Sua AUezza appoggiala ad un tavo.ino, la quale benignamente mi accolse, stando sempre col cappello alla mano. Dissi adunque, che come Ministro della Serenissima Repubblica havevo slimalo debito di quella osservanza, che la medesima professava a Sua Maestà Cattolica, e dell' ollinia reciproca corrispondenza clic passava Ira di loro, non essere Ira gli ultimi a rallegrarmi del /elico arrivo dell' AUezza Sua in questa provincia, nella quale #ra attesa da tutta la Chrislianilà, c sopra ogni altro dalle Eccellenze Vostre con sommo desideiio per lo speranze concepite, che
      (1) Figlio naturale di re.Filippo (V di Spagna e della commediante Maria Calderona, nato a Madrid nel 1629, solennemente riconosciuto per tiglio del re, ed educato in modo degno del suo gradc. Don Giovanni era allora gran priore di Castiglia


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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