Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

Pagina (191/484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      •189
      bito il cardinale arcivescovo per l'aggiustamento, vogliono, che ottenesse carta bianca dal signor Viceré, in ordine di che furono la mattina susseguente del giovedì suonate le campane per allegrezza. Ma sparatesi alcune moschettale, forse in segno di giubilo dal Castello novo, posero in tanta confusione il popolo che, gridando tradimento, fece rompere ogni trattato, e abbandonatosi dal cardinale il negotiare, sì ritornò alle hosti-lità, giuocando il cannone Itine inde, con danno di alcune case, tra cui questa della Serenissima Repubblica,, colpita d'una balla di cannone da sessanta nel colmo, che ha fracassato,, guastando la scala a lumaca vicina, c una stanza contigua a quella dove io dormo, senza che, Dio sia lodato, habbia offeso alcuno, e la medesima palla viene appresso di me custodita. Indefessamente, furiosamente poi si continuò nelle hosli-lità sino la mattina del venerdì, nella quale, postasi fuori bandiera bianca dalli castelli diede inditio di alcuna speranza di accomodamento. Kclia moltitudine del popolo, senza capo, camminando le cosc con grandissima confusione, toltole iu una sortila di palazzo, dai regii un piccolo pezzo, fu risoluto chiamare per capitano generale don Francesco Toruldo. Questo da prima ricusò, ma poi, quasi violentalo dalle minacce, accettò la carica a conditìoiio di essere obbedito, promettendo di beu servire sotlo pera della vita, et il popolo di prestargli intiera ubbidienza sotto la stessa conditioue ; laonde fece subito ritirare la moltitudine, massime dal posto principale di santa Lucia del Monte trattenendo K soli necessarii. E cavalcando per la città, rivedendo lutti lì posti, ordinò che in diverse parli si trincerassero le strade, et in ispecie le venute del Castelnovo, della strada di Toledo (1) et della piazza di Porlo. Ma perche non havea polvere, lece unire materiali e mastri per fabbricarne, come segui, esortando il popolo ad
      (!) La principale «Iella citta, e una delle più belle d." Europa, cosi chiamata dal ViceréToledo che, nel 1549, v aperse pei cura deli' architetto Manlio-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

Pagina (191/484)






Viceré Castello Itine Serenissima Repubblica Dio Francesco Toruldo Lucia Monte Castelnovo Toledo Porlo Europa Viceré Toledo Manlio-