Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      polo della trasgressione de'suoi ordini colla morie di dello Rfdoftierej dimandò di aver nelle mani li trasgressori per c-semplarmcnte punirli. Conceduti all'Eccellenza Sua, e posti prigioni in Caslelnovo, quivi furono la notle slessa strozzati, et poi la mattina trovali appesi ad una forca, fuori della porta del medesimo castello, guardati da una compagnia di Spa-gnuoli. Dolutosi il popolo di tale furtiva giustiba, e non esercitata secondo il solito, col far andare i rei per la città con Trombetta avanti che accusi le loro colpe, et li conduca al luogo del patibolo, et entralo per ciò in qualche diffidenza, volse haver nelle mani due altri rei, che da'suoi seguaci erano stali già consegnati in potere dell'Eccellenza Sua; i quali, riconsegnali al popolo, hebbero d'ordine di lui lo slesso giorno pubblicamente sopra le forche f ultimo supplicio, e tra questi un apostala di sani'Agostino, reo di molte enormità. I)a dolio accidente mostra il popolo risolulione di 11011 voler piti consegnare alcuno al signor Vicere, con clic viene ad haver perduto il rispetto verso il principe e Dio stesso, non essendo alcuno °icuro nò anco nelle chiese e monasteri, dove si conducono le truppe de1 più vili sotto pretesto di cercar banditi. lì 13 ago- Tulio che il signor Vicerc assista a queste turbolenze con incessante applicalione, ad ogni modo la vii plebe si fà lecito di continuare, solto titolo di cercar banditi, a portarsi luniul-luariamenlo a'monasteri! di Religiosi, ponendoli a ^outribu» l'ione; il che causa, che il popolo benestante aprendo 1' occhio a quelle pessime conseguenze che da tale liccnliositù possono derivare a di lui pregiuditio, s'unisce per reprimerla. Ma av-verlilone il signor Viceré, e li Capi degli Ultimi, prevedendo da ciò qualche notabile sconcerto, van facendo prigione alcuno dei capi-squadra dei tumultuanti, con mira, col dovuto necessario castigo, di porre le minute genti in dovere, et esimersi da que' pericoli che possono facilmente nascere dal troppo libertino vivere loro; por il che si fan marchiare, anc^ di notte tempo, dai Capi delle strade le pallugìie per la città. Pare.,


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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