Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      suo Re quando havcssero chiamato in regno le armi della Maestà Sua, quali lettere sono state portate in segno di fedeltà dallo stesso Genoino al signor Vieere, sebbene qualcun altro creda possano essere state inveutioui dell' accorto Genoino per mettersi in eredito, ci avanzar di coudilione dopo tanti anni di av versa fortuna, e di lunga prigionia io. Ispagna. Col-l'esempio di Napoli, il regno tutto si è sollevalo, ina levata la gabella in ogni luogo d'ordine del signor Vicere, pare si va-dino le cose di nuovo riducendo alla quiete; ben è vero, che molti vassalli, inviperiti contro le male operationì de' loro signori. ricusano riconoscerli più per loro baroni, e mostrano d non voler altro padrone che il Re Cattolico, onde, prevalendo la bassa plebe, la Nobiltà, arrabbiata, và profuga per non accomodarsi alli voleri della medesima plebe che ha per principale oggetto di rintuzzare il troppo eccedente orgoglio drì cavalieri Napolitani. In molte parli, e particolarmente nella Calabria, i popoli tumultuanti bau fallo lauto sangue, tanta cenere, e tante violenze che noo si sentivano che lagrime, nò si vedeva che gente buona fuggitiva, inccndii dì nobili palazzi e luoghi sacri violali che movevano ogni duro cuore a inle-ncrìr'i per compassione. Iu Cosenza un capo plebeo, et in Bari un altro, falla setta di popolani più vili, perseguitarono la Nobiltà, componendola in danari sotto titolo di far un grosso cumulo per sovvenire il Re, coinè danaro estorto dalla stessa Nobiltà chiamandolo sangue dei poveri, 1 quali, non ha-vendo più modo di pagar le gabelle, non era bene, che per le estorsioni della medesima Nobiltà restasse pregiudicata dei soliti tributi la Maestà Sua; et quelli che non erano pronti alla conlribulione, o venivauo tormente li,- o decapitati, quando non riusciva loro fuggire. Quelli che haveano pagata la con-Iributione s'obbligavano a stare solto sequeslro in casa, senza armi, e se uscivano erano tagliati a pezzi, venendo saccheggiale et abbruciate le case loro, d' onde le dame riparavano nelle chiese, e conventi di monache, languendo senza


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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