Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      dando fuoco nelle pubbliche strade a quanto Irovano in cssej senza riguardo a suppellettili di prezzo, et senza appropriarsi cosa immaginabile per mostrare, che non sono mossi da interesse, anzi castigano coli' ultimo supplicio chi opera in contrario, fa dubitare che vi siano degli alti mìstcrii. Per lo che fortificandosi il signor Viceré in Castelnovo cogli officiali di corte, et havendo fallo far Io slesso del palazzo con due squadroni di guardia di Spagnuoli, et Alemanni, il popolo, per via di cartelli, questa manina trovali affissi sopra li cantoni della città, pretende la manutentione intiera di tutti li privilegi dì Carlo Quinlo, scolpili in una pietra al Mercato, et a tulle le porle della città, ehe 11011 si possino in alcun tempo metter gabelle di sorte alcuna, che resti sollevato anco lutto il regno da esse, et un perdono generale per tutti li successi in questo occasione mentre s'intende, che Salerno, la Cava et altre città, coli' esempio di Napoli, habbiauo dato principio a tumultuare II che, se prontamente non s' aggiusta col mezzo del Nunlio, mandalo a chiamare dal signor Viceré per questa occasione, e dal cardinale arcivescovo Filomarino, che camminano uniti nel maneggio dell' affare, si dubita di peggiori accidenti, lasciandosi intendere il popolo (impadronitosi colla forza dell' archivio el arme della città, guardate da trecento Spagnuoli, che resisi a diseretione li ha disarmati) di voler invitare la nobiltà, non ricevendo soddisfatione nelle sue richieste, ad unirsi seco per ponersi in libertà, il che ricusando sia per ucciderla per non haverla contraria. Onde molti, per non mettersi a cimento di alcuna dicniaralìone pregiudiciale al scrvitìo del re, o di perdere la vita, escono dalla città, e dicesi, anche dal regno, non volendo il popolo al Mercato prediche di religiosi, quali, col crocifisso alla mano, si erano condotti per persuaderlo a ritirarsi, e ciò perchè quando s'imponevano le gabelle non era alcuno di loro che predicasse per dissuadere chi le proponeva. Et havendo voluto il signor Viceré far venire in città alcune compagnie di cavallerie" et infanteria, allog-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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