Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

Pagina (154/484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      za Sua vi iiabbin la mano e bora sicura di non esser cosi facilmente rimossa. Li ncgocii spellami all' interesse della Serenitą Vostra sono, 1 accomodar il porlo di Brindisi., 1' aprirvi scala franca per tatti, et particolarmente alli vascelli di Levante, siano di Turchi, Mori et Ilobrei ; dice, che questo sarą ser-vilio del regno, utile di Sua Maestą, rovina del commercio di Venezia ci della navigatone , per questo fece, che dalli Deputali di quella cittą le lesse ricercalo l'accomodamento del detto porlo per esserne supplicata la Maestą Sua. Ilora vedendo Sua Eccellenza che non le riescono i disegni, et forse le promesso che haveva fatte alla Corte di rovinare cosi facilmente li Siali ci la navigalione di lei con quei suoi galeoni, per essere slato molto bene, el opportunamente provveduto dalla singolarissima prudenza dello Serenitą Vostra, vą 1' Eccellenza Sua pensando a fare nuovo, ci diabolico tentativo, il quale, spero nel signor Dio, non le debba riuscire. Ila li giorni passali spedilo in diligenza a Costantinopoli un tal raguseo di casa dei Zorzi ; bora, non sono sei giorni, clic da Costantinopoli c comparso qui. per la via di Ilagusi, soggetto clic si č Irallenulo sccretamcnte in palazzo circa quattro giorni; hora 1' Eccellenza Sua 1' ha rimandate con la medesima diligenza a Costantinopoli. Di pił si trova qui un lai Turco, nominato Acmal Bei, capitalo ultimamente col vascello che ha condotto li schiavi mandati a Sua Eccellenza dal Bassą prime Visir. Questo alloggia in palazzo, ciņ molto favorito dall' Eccellenza Sua, huomo, intendo, di spirito ci atto ad ogni negol.o. Con questo ha trattato il signor Vicere por due, et tre bore lutto queste passale nolti, et in fine ha risoluto di farlo partire di-inani per Brindisi^ et di lą a Raglisi per ondarsene a dirittura a Costantinopoli, in compagnia di un Giovanni Rapatane di Scio. A questo Acmal ha latto consegnare qui ventisei schiavi turchi, et mancia ordine a don Pietro di Leva, che gli lasci cavare dalle galee quanti egli ne vorrą, sino alli cento, ci pił ancora per prc-scitlaiii a uomo suo alla l'orla^ ci questa č l'ap-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

Pagina (154/484)






Serenitą Vostra Brindisi Levante Turchi Mori Ilobrei Sua Maestą Venezia Deputali Maestą Sua Sua Eccellenza Corte Siali Serenitą Vostra Eccellenza Sua Dio Costantinopoli Zorzi Costantinopoli Ilagusi Irallenulo Eccellenza Sua Costantinopoli Turco Acmal Bei Sua Eccellenza Bassą Visir Eccellenza Sua Vicere Brindisi Raglisi Costantinopoli Giovanni Rapatane Scio Acmal Pietro Leva Ilora Ila