Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      usa, et potendo, se non in un modo in un altro, gli Ecclesiastici investir il suo, non ci pensava, mostrando d' esser quie to, et che parlandogliene il Papa in pubblico, o in privato farebbe quell'ufficio che si conviene all'affetione et stima chela di codesta Serenissima Repubblica. Et quanto alle novità degli Spagnuoli non debbo tacer alla Serenità Vostra, come ultimamente la regia corte di Napoli entṛ nel territorio di Benevento, indubitato della Chiesa, et fece certa retentione, et essendosi rilasciato il prigione, la Consulta trattava di risarcir Patto di violata giuridilione, et discorrendosi di scriver una lettera mollo viva, et d' escomunicar li turbatori, il Papa sotto mano fece intender alli cardinali che scrivessero dolcemente, per il che il prefato Baronio disse a me, che conlra i "Ve-netiani si voleva troppo rigorosamente procedere, et ebe con-tra gli Spaglinoli non s'ardiva manco tonnare una lettera, et che quesle non sono cose da fare con violenza (1).
      ĺ xn XIII, Mentre nel Concistoro di questa mattina ǵ' Illu-
      licembri , , „
      ii»05. strissinn cardinali andavano rincorrendo tra loro, se il Pontefice sopra le cose che contende colla Repubblica havesse sabbaio ispedito qualche Breve, ovvero semplicemente commesso al Nontio che facesse alcun ufficio con Vostra Serenità, ovvero s' egli ne dovesse all' hora parlare in Concistoro, la Santità Sua, per quello che mi hanno riferito ǵ' Illustrissimi di Verona et Vicenza, sebben non puolero coś intendere ogni cosa, perchè parlo assai bassamente, entro a dolersi con parole molto piene delli pregiudicii fatli dalli Veneliani alla giuriditione ecclesiastica. Che di tulle queste cose haveva più volte par-
      (1) Dissi) pure il Baronio (nome appare dall'altro dispaccio primo a-prile 1606 ) che. per ragion politica tornava conto, che queste due repubbliche ecclesiastica et veneta, s'aiutassero et si conservassero l'ima col-l'altra. fiotta per lo contrario, nel decimo quinto libro della sua Storia d'Italia, dice ; « il cardinale Baronio scrisse in favor di Roma ancor esso la sua apologia .... ina le invettive acerbissime, con cui volle inveire contro il senato, erano non che disdicevoli ad uomo di chiesa, pregiudiziali alla eausa, cui avvocava ».


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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