Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      baio passato a baciar i piedi alla Santità Sua, la qual siinpli-ccniente all' bora gli dichiarò la sua volontà di mandarlo INon-tio a Venelia; et hieri il Pontefice nell'audienza con volto allegro me ne diede conto, narrando li carichi da lui havuti, et lesue honurate conditioni, et ch'era disinteressato, et che sperava, che dovesse dar compito gusto a codesta Serenissima Repubblica. Et prima di ogni altra cosa dissemi. ch'era Homano, da che si comprende la stima et nclinatione che lei Ila d'honorare questi signori. Risposi, che havendome data notitia a Vostra Serenità, lei havrà sentita infinita consolatio-ne, sicura che farà il servitio della Sede Apostolica con satisfattone anco dì tutte le Eccellenze Vostre, estendendomi nelle sue lodi quanto stimai convenirsi. Et l'illustrissimo Valenti mi disse, che da alcuni era tenuto per freddo et d poco spirilo, ma che quest' era proprio delle conscienze riformale di apparir tali, et che poi nel sodo delli negolii sono fermi, et \i mettono ogni pensieroIII. Sua Santità contiuua tuttavia col solito riguardo del- A''6'uJlio
      u 1G05.
      la sua persona facendo, che tolti li suoi che lo servono inlrin-sicamente mangino innanzi di lei, et di lulte quelle vivande, et vino che hanno poi a servire per la sua bocca propria, et con questa esquisita vigilanza Vie» a maggiormente assicurarsi del dubbio nel quale travagliosamente vive; et nell' anticamera non si admottono le persone come prima, et hieri, nel-l'entrarvi, trovai la porta chiusa, che pareva che vi fòsse il Papa, et nou v' entrorono altri eh' io et il secretano, convenendo li prelati, che furono meco, restar tutti insolitamente fuori.
      IV. L'illustrissimo Baronio (1) resta mollo consolalo Li 30
      v ' luglio
      -1605.
      (1) Cesare, nalo a Sora nel 1538, cardinale santissimo, sapientissimo, e celebre per la grande sua opera degli Annali della Chiesa. «Fra Paolo ha una lettera al Gasaubono, ove lo incoraggia a scrivere contro il ISaro-nio di cui dice ogni male. Solo lo avverte che, se lo taccia di mala fede, o di frode, nessuno gli crederà di quelli che il conobbero, essendo egli uomo


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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