Storia arcana ed aneddotica d'Italia di Fabio Mutinelli

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      ilncll esame, nel dubbio, nello scetticismo, in tulio ; e l'emigrazione politica e religiosa, particolarmente quegli atei spavaldi clie sedevano alle regie cene di Potsdam c di Sans-soucì, meglio inciprignivano le piaghe degli irrequieti. In Francia il duca di Vandomo e il principe di Conti ponevansi a capo di un' assemblea d'increduli che si facevano dileggio dei cristiani principii e della sana morale; una società di libertini spossali, di vecchi abati, sul tipo dei Chaulieu, di Chateauneuf, raccoglievansi, per disputare sopra ogni cosa, n casa di Ni-non, matta pulcellona, che <1 ottant' anni intendeva dì fare ancora conquiste, e Conti si dichiarava prolettore del piccolo e beffardo convegno. Or dalla corrente di quella sfrenata e turbolenta filosofia trasportala veniva ben presto anche la vecchia Italia, la quale, superba già per islrignere lo scettro sulle belle arti, e più che più r-sovvenendosi allora delle romane glorie, del Foro, del Campidoglio, dei consoli, dei tribuni, si considerava come la memoria viva di una famosa antichità, e tutto ciò in un tempo in cui Gnnnoue scrivendo storie, Gravina ponendo le basi della sovranità e della legislazione politica, Beccaria mandando fuori la scienza della penalità, Filangieri quella della legislazione, Mario Pagano i Saggi Politici, Verri, con altre dotte scritture, le considerazioni sul lusso, Me-taslasio c Parini dettando versi, risonar già facean.o, assai prima della fiera musa del misogailo, accenti di libertà, e di più alti c forti sentimenti la molle, e pressoché abbrutita nazione innamoravano. Per questa filosofia pertanto la quale, da vantaggio fra noi, nacque e crebbe vigorosamente armata come Minerva, sfumati a un trailo (sì terrìbile fu il cozzo dei fatali brandi c delle guerriero astuzie ) i principati varìi d' I-lalia, naturalmente a cessar ebbero i dispacci degli ambasciatori e residenti veneti, e per ciò, col terminare del decimol-tavo secolo, a mancar vanno gli elementi che diedero sin qui vita a questa qualsivoglia istoria; la quale volentieri intraprendemmo, imperciocché giova, cogli abiti, studiare ezian-


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Storia arcana ed aneddotica d'Italia
Raccontata dai veneti ambasciatori (Volume Terzo)
di Fabio Mutinelli
Tipogr. Pietro Naratovich
1858 pagine 478

   

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