[OAI'.XII.] EDUCAZIONE DT GIOVANNI JONES. 345
   per modo di dire, l'Inghilterra in una sola grande città; e l'autunno era brillaute nè ancor finite le vacanze, non ebbi difficoltà di divergere dal mio cammino e di passar per Bangor al ritorno. Partendo per York la mattina e passando per Leeds, Manchester e Chester, giunsi a Bangor nel pomeriggio, ed ebbi la sera stessa il mio primo abboccamento col signor Jones.
   Lo trovai, come l'aveva descritto miss Ellis, attivo, vigoroso ed intelligente ; di bassa statura, con lineamenti regolari ed un par d'occhi acuti e brillanti. Fui introdotto in prima nel suo salottino a pian terreno contenente i suoi libri ed alcuni de'suoi strumenti, e quindi condotto nella sua cameretta in alto, ove aveva il suo gran telescopio a riflessione col quale aveva veduto dalla finestra la calotta nevosa di Marte. È inoltre così appassionato della filologia che lo trovai fornito di non meno di ventisei dizionari, tutti comprati co' suoi risparmi. «Sono innamorato d'ogni scienza (diss'egli servendosi del linguaggio biblico), di Eeuhen, Dan ed Issachar ; ma ho un favorito, un Beniamino — l'astronomia. Li venderei tutti, ma conserverei il mio Beniamino. »
   La sua storia è, in breve, la seguente: « Nacqui a Bryngwyn Bach, Anglesey, nel ISIS, ed ho sessantacinque auui. Acquistai da ragazzo quel po'd'educazione che ho. Owen Owen, cugino di mia madre, aveva ima scuola nel villaggio di Dwyrain in Anglesey, e diceasi di lui che non era stato a scuola più che un quarto d'anno, sicché poco poteva insegnarmi. Andai alla sua scuola a sett' anni e vi rimasi circa un anno, in capo al quale cessò d'insegnare, ed io poco di poi andai per breve tempo (i scuola da un vecchio predicatore alla cappella Brynsieneyn, ove imparai poco per essere quell'insegnante assai trascurato. Ei lasciava far troppo chiasso ai ragazzi e li gastigava per ogni menomo che, rendendoli cocciuti o scoraggiati. Ma mi rammento un giorno eh' ei disse