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Inventori e industriali

Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)
Barbera Editore Firenze, 1885, pagine 372

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [GAP. xn.] SAMUELE LANCIASTE!! COSTRUISCE UN TELESCOPIO. 339
   ultimo quello del Todhunter. Trovai questo ramo delle matematiche difficile ed imbarazzante in sommo grado; ma me ne resi padrone abbastanza da trarne qualche profitto. Quest'ultimo corso di matematica rappresenta diciotto mesi d'arduo lavoro, ed io vi passai spesso l'intiera notte. Uno dei risultati dell'assidua applicazione fu un danno permanente alla vista.
   > Desiderando di applicare a qualche oggetto le cognizioni matematiche in tal modo acquistate, presi la determinazione di costruire un telescopio astronomico; acquistai quindi l'Ottica geometrica dell'Airy, che lessi da cima a fondo, e rovistai tutta la mia collezione del Meccanico inglese (rivista scientifica a cui sono associato), preparandomi a quel lavoro leggendo tutti i libri relativi che mi potei procurare. Comperai due dischi di cristallo del diametro di sei pollici e mezzo e incominciai a tagliarli in una curva sferica di dodici piedi di raggio ; li incavai, ma non riuscii a finirli per mancanza di pratica. Ciò avvenne per sei volte di seguito, ma alla settima la pulitura riuscì bene senza alcuna scalfittura sulla superficie. Avendo sospeso il lavoro, ima volta che il cielo era stellato, mi venne l'idea di provar lo specchio sur una stella. Avevo in pronto un'armatura di legno che il falegname mi aveva fatta. Giudicate della mia maraviglia e del mio piacere quando io trovai che il disco della stella si allargava quasi per ugual modo ai due lati del punto focale, rendendo così probabile in sommo grado ch'io avessi colto casualmente in un nuovo avvicinamento alla parabola nella curva del mio specchio. E tale effettivamente era il caso. Io ho sempre quello specchio, ed è buono davvero.
   > Lo lasciai lì per paura di guastarlo. È leggerissimamente grigio nel centro, ma non tanto da recare un serio danno alla sua azione. Lo montai in un tubo di legno collocato sopra un sostegno di legno e me ne servii per qualche tempo; ma noiato del tremito