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Inventori e industriali

Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)
Barbera Editore Firenze, 1885, pagine 372

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. XII.] EDUCAZIONE ARTISTICA. 335
   la mia curiosità, ripetei con diligenza quelle esperienze e mi convinsi ch'eran corrette. Continuai i miei esperimenti nell'eliocromia per un periodo di circa due anni, durante i quali feci molte fotografie in colori, e scoprii un metodo di sviluppare l'immagine colorata, il quale mi permise eli accorciar l1 esposizione ad un quarto del tempo richiesto in addietro. Durante tali esperienze ottenni alcuni risultati curiosi, la spiegazione dei quali imbarazzerà, credo, i nostri uomini di scienza. Io provai, per esempio, I' esistenza della luce nera, ossia di raggi di tal natura da far diventar nera la superficie rosea della lastra sensitiva; in altri termini, i raggi riflessi dalla tinta nera della drapperia producevano il nero nella pittura e non l'effetto dell'oscurità. Come il Becquerel, io non potevo fissare l'immagine colorata senza distruggere i colori; quantunque le lastre rimanessero lungo tempo al buio e potessero essere esaminate in una luce debole, comecché non in una luce viva. L'immagine colorata era fioca, ma i colori venivano fuori con grande verità e delicatezza.
   > Incominciai ad andare alla scuola di belle arti a Darlington il 6 marzo 1872. Provatomi a disegnare, trovai che avevo l'occhio e la mano naturalmente corretti ; e feci tale un progresso che quando esamina-vansi, prima di mandarli a South Kensington, i disegni degli studenti, tutti i miei erano approvati. Fui messo allora a disegnare dal getto in gesso, quantunque non fosse che un mese che ero a scuola. Mi provai in tutti e quattro i soggetti dell' esame del maggio, ed ebbi la fortuna di passare in tre, ottenendo in premio la Sciografia1 del Packett. Lavorai molto l'anno seguente, e mandai diciassette disegni, con uno dei quali, la Venere di Milo, vinsi un posto eli studio.
   > Incominciai allora lo studio dell' anatomia umana e dell' acquerello, leggendo tutti i trattati d'arte che
   ' Quell'arto o scienza di proiettare o delineato le ombro quali appariscono in natura. — (Tiad.)