330 ASTRONOMI 13 STUDIOSI D* UMIL CONDIZIONE. [CAP. XII.]
La morte del signor Cooke parve in certo modo una perdita nazionale. Il suo sapere e la sua perizia avevano restituito all' Inghilterra la posizione eminente che occupava a' tempi del Dollond ; e, se fosse vissuto, potevasi aspettar da lui anche eli pił. Noi crediamo non gli sarebbe mancato uč la medaglia d'oro nč la nomina di membro della Societą Reale ; ma, co-in' ebbe a dire uno de' suoi amici alla vedova, « nč il merito nč il talento ci salvano dal grande cimento. » Il professore Pritchard le scrisse in una lettera: « Vostro marito ha segnato il suo stampo sul secolo. Nģud ottico moderno ha acquistato riputazione maggiore ; e quanto a me, io non esito a chiamar nazionale la sua perdita ; dacché ei non puņ ora essere surrogato da chicchessia nella sua specialitą. La rimembranza della stima affettuosa eh' io nudrii verso Tommaso Cooke, scenderą con me nel sepolcro. Oime ! egli doveva esserci tolto nel momento appunto eh' egli stava per ottenere le ricompense dovute alla sua impareggiabile eccellenza. Ho detto che gli si destinavan medaglie e la nomina di membro della Societą Reale. Ma egli trovasi ora, noi ne siam certi, in una condizione migliore e al disopra di ogni terrena distinzione. Vivete sicura che il nome di vostro marito sarą sempre associato con quello degli uomini veramente grandi de' tempi suoi. Coloro che lo conobbero avranno sempre cara la sua memoria. »
Il signor Cooke lasciņ dietro di sč le grandi officine- da lui fondate in Via Buckingham della cittą di York, le quali danno sempre lavoro ad un gran numero di periti ed intelligenti artigiani. Io trovai colą molti lavori importanti in corso di fabbricazione: teodoliti, compassi prismatici (per l'agrimensura), misuratori Bolton della portata delle armi da fuoco, ma soprattutto telescopi. Nella corte scorgevansi i primi pezzi dell' Osservatorio per Greenwich, il quale dee contenere lo splendido telescopio newtoniano a rifles-