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Inventori e industriali

Samuele Smiles (versione di Gustavo Strafforello)
Barbera Editore Firenze, 1885, pagine 372

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [ciAP. XII.] STUDI DEL COOKE. 323
   > Egli imparò per la prima cosa le matematiche, comprando un vecchio libro sur un muricciuolo con uno scellino risparmiato ; e questo prima che cominciasse a far scuola. Acquistò eziandio tomi di opere scompagnati e lesse altri libri di geometria e matematica prima che potesse comprarli, avendo pochissimo da risparmiare. Studiò ed imparò tutto quel che potè; era avidissimo d'istruirsi, e studiò ottica prima di averne ricevuto alcun insegnamento. Allora tentò trai* profitto dalla sua istruzione. Durante la sua dimora a Kirpenbeck fece il suo primo obbiettivo con un grosso fondo di bicchiere ; tagliò a mano il vetro con garbo ; prese un pezzo di stagno, lo saldò insieme e montò in esso l'obbiettivo in modo da formare un telescopio.
   > In seguito ebbe un posto -nella scuola del reverendo Shapkley in Micklegate, presso York, dove insegnò matematica, e elette altresì lezioni nelle scuole femminili della città, facendo tutto quel che poteva per mettere insieme un po' di guadagno. Frattanto la nostra intimità era andata crescendo, e noi ci eravamo accordati di sposarci. Aveva egli ventiquattr'anni ed io diciannove quando ci unimmo felicemente in matrimonio, e divenni allora sua scolara per tutta la sua vita.
   » Il professor Phillips vide il suo primo telescopio coli'obbiettivo fatto col fondo di bicchiere, e gli piacque tanto che mio marito glielo cedè. Ma ebbe anche commissione di farne un altro pel signor Gray, causidico, più in via d'incoraggiamento che per bisogno che questi ne avesse, tanto era il suo buon cuore. L'obbiettivo aveva un diametro di quattro pollici, e quando fu montato, la sua potenza fu trovata eccellente. Mio marito riusciva così bene iiel fabbricar telescopi, che passò dai più piccoli ai più grossi, e incominciò da ultimo a pensare di darsi tutto all' ottica. ¦La sua conoscenza delle matematiche lo- aiutava, e gli amici eran sempre pronti ad incoraggiarlo.