322 ASTRONOMI 13 STUDIOSI D* UMIL CONDIZIONE. [CAP. XII.]
pollici e mezzo sono gemme senza macchia; e i suoi mirabili acromatici, molti dei quali della grandezza massima, son conosciuti nel mondo intiero. Tommaso Cooke fu in tutto e per tutto un esempio notabile della potenza del Sdf-Hélp, ossia del sapersi aiutare da sè.
Questa è la storia della sua vita qual mi fu comunicata dal signor Nasmyth. Io ebbi poi il destro, mediante l'aiuto cortese della sua vedova, la signora Cooke, Che conobbi a Saltburn, nella contea di York, di aggiungere qualche particolare alla sua biografia.
« Mio marito (diss' ella) era figliuolo di un calzolaio di Pocklington nell'East Riding, e nacque nel 1807. Le strettezze del padre non gli permisero di far molto per lui, ma lo mandò alla Scuola Nazionale ove ricevè una certa istruzione, e dove rimase circa due anni per darsi poi al mestiere paterno. Ma egli aveva molto a noia di dover fare scarpe, e non vedeva l'ora d' uscirne. Amava il sole, il cielo, l'aria aperta; voleva fare il marinaio, ed avendo sentito parlare dei viaggi del capitano Cook, desiderava di navigare. Imparò di fatti nelle sue ore libere qualche nozione eli nautica; ma quando fu sul punto di partire per Huìl, le preghiere e le lagrime della madre gli fecero abbandonare quel progetto, ed allora dovette pensare a far qualcosa per mantenersi ci CclScl.
» Continuò ad educarsi da sè stesso, e coi pochi mezzi che poteva procurarsi mise insieme molte cognizioni, finché si credè in grado d'insegnare agli altri. Tutti lo amavano per la sua diligenza, la sua applicazione ed il suo buon senso. A diciassett' anni fu messo ad insegnare ai figliuoli dei fittaiuoli delle vicinanze, e riuscì così bene che 1' anno seguente aprì scuola a Beilby, ove tirò innanzi ad educare sè stesso ed apprese di tutto un po'. In seguito trasportò la sua scuola a Kirpenbeck presso Stamford Bridge ; e colà (proseguì la signora Cooke) io lo conobbi, essendo una delle sue-scolare.